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Vuoi imbiancare casa ma non sai da dove iniziare? Ecco alcuni consigli per fare un ottimo lavoro!

Dopo aver scelto il colore più adatto alle vostre esigenze, come bisogna procedere per ottenere un risultato ottimale, 100% fai-da-te?

Prima di iniziare con la fase di tinteggiatura, è necessario proteggere i vari elementi presenti all'interno della stanza interessata, nel caso non fosse vuota. Se ci sono arredi difficili da spostare in un altro ambiente, trascinarli al centro della stanza e coprirli con un telo di nylon. Con la carta da mascheratura rivestire i punti luce, le porte, i vetri. Utilizzare invece il nastro di carta adesivo per proteggere i telai fissi di porte e finestre, i battiscopa e le prese elettriche. È importante effettuare quest'operazione di mascheratura con una certa precisione per ottimizzare il risultato finale. Infine, ricoprire il pavimento con un telo di nylon o con il feltro protettivo. Per un risultato più curato, potete anche rimuovere i termosifoni: non è sempre facile riuscire a tinteggiare dietro questi ultimi, anche se utilizzate il pennello adatto (il radiatore).
Questi accorgimenti evitano lunghe e fastidiose operazioni di pulizia a fine lavori e soprattutto permettono di tinteggiare con più tranquillità e spensieratezza!
In seguito è necessario controllare lo stato delle pareti da tinteggiare e procedere con la preparazione del fondo più idonea. La maggior parte dei difetti riscontrabili a lavoro ultimato è causata da una preparazione condotta in modo approssimativo, quindi, se questa fase viene eseguita con una certa cura, si otterrà un ottimo risultato!

PARETI NUOVE
L'intonaco deve essere perfettamente asciutto, quindi dev'essere stato fatto da almeno 30 giorni, periodo di tempo necessario alla calce e al cemento per completare il loro processo di indurimento. Procedere poi con la pulizia del muro con l'impiego di spazzole di saggina, strumento che aiuta anche a rimuovere gli eventuali grumi di malta. Le pareti grezze, prima di essere tinteggiate, devono essere trattate con una mano di fissativo isolante all'acqua, prodotto che penetra in profondità, consolidando il muro e fissando la superficie, diminuendo l’assorbimento delle successive mani di pittura.

PARETI GIA' PITTURATE O RIVESTITE CON CARTA DA PARATI
1. Nel caso in cui le pareti si presentino già in buono stato, sarà sufficiente utilizzare un po' di stucco per riempire gli eventuali buchi lasciati dai chiodini rimossi e per eliminare le crepe capillari se presenti. Una volta asciutto, lo stucco dev'essere carteggiato per essere portato a livello con la parete: è bene utilizzare della carta vetro a grana sempre più sottile per rendere le pareti perfettamente lisce e livellate. Se le crepe risultano profonde, bisogna ripetere la stuccatura più volte, realizzando strati con spessore non superiore ai 3 mm e rispettando i tempi di asciugatura tra uno strato e l'altro.
In questo caso non è vincolante dare una mano di fissativo isolante prima della pittura, ma se si decide di darlo sicuramente consoliderà la superficie e migliorerà l'ancoraggio della pittura a finire.
2. Nel caso in cui la vecchia pittura presenti degli sfogliamenti, bisogna procedere con la rimozione delle parti in fase di distacco con l'ausilio di raschietti idonei e con la successiva rasatura per livellare la superficie muraria. La rasatura può essere effettuata con specifico stucco in polvere o in pasta (già pronto) utilizzando uno specifico strumento chiamato frattone. A rasatura ultimata carteggiare eventuali imperfezioni con carta vetro grana fine. Per completare il fondo, procedere con la stesura di una mano di fissativo isolante all'acqua per ridurre l'assorbimento del prodotto di finitura.
3. Nel caso in cui le pareti siano interessate da muffa e da inestetiche macchie scure, procedere con la stesura di una mano di antimuffa sul muro interessato; il prodotto è pronto all'uso ed è di facile applicazione, si stende direttamente sulla superficie da trattare a pennello o a rullo. Per igienizzare al meglio l'ambiente, si può procedere con la stesura in due riprese di una lavabile igienizzante specifica.
N.B.: non spazzolare mai le superfici prima dell'applicazione dell'antimuffa per non disseminare le spore nell'ambiente.
4. Nel caso in cui le pareti siano rivestite con carta da parati, è consigliabile non ricoprirla con altra tappezzeria in quanto la colla da applicare potrebbe far staccare quella esistente. Quindi è meglio procedere alla sua rimozione, aiutandosi con un prodotto specifico da diluire con acqua che dev'essere steso sulla parete con un pennello per far ammorbidire la colla sottostante; con una spatola idonea staccare la carta, senza insistere sui punti più persistenti, che dovranno essere nuovamente bagnati con il liquido apposito. Se invece la tappezzeria è di tipo lavabile, quindi dotata di uno strato superficiale idrorepellente, bisogna prima intaccarla con carta vetro o spazzola d'acciaio, per permettere al liquido di penetrare attraverso la carta. Per rimuovere eventuali piccoli residui di carta, carteggiare il muro con carta vetro a grana grossa; per i residui di colla, invece, lavare le pareti con acqua e sapone, carteggiare con carta vetro a grana fine e spolverare. Prima di tinteggiare, è necessaria una mano di fissativo isolante all'acqua, per uniformare l'assorbimento della pittura a finire.

Per quanto riguarda il prodotto di finitura, si può scegliere, a seconda delle preferenze, tra idropitture muralitraspirantilavabili oppure smalti murali.
In pratica la “lavabilità” o più esattamente la “resistenza al lavaggio” è un indice di buona qualità, infatti le pitture lavabili presentano buone doti di aderenza e resistenza nel tempo, si applicano con facilità, non cedono colore se strofinate, resistono al lavaggio anche con spazzole.
Ma cosa vuol dire “lavabile”? Occorre precisare che però le idropitture sono lavabili ma non smacchiabili. Se, per esempio, si vuole effettuare una pulitura adeguata accurata di una parete pitturata con una “lavabile” si può prendere uno straccio umido (non bagnato) e passarlo su tutta la parete: il colore tornerà brillante, come nuovo, e la polvere o lo smog verranno rimossi. Le ditate, i baffi di fuliggine del calorifero, i disegni dei bambini (che non abbiano inciso il muro) possono ugualmente essere tolti con lo straccio umido. Ma se ci sono macchie di inchiostro, di vino, di olio o di liquidi in genere, la loro rimozione risulterà difficile e spesso impossibile. Per questo motivo, in alcuni ambienti (come la cucina, la sala da pranzo o le stanze più frequentate dai bambini) si può ricorrere alla scelta degli smalti murali, che sono facilmente smacchiabili anche con l'impiego di sapone; si distinguono anche per la loro ottima resistenza alla penetrazione delle macchie e per la facile manutenzione nel tempo.
Una volta effettuate le fasi preliminari di preparazione del fondo e una volta scelto il prodotto di finitura, si può procedere alla sua stesura, previa diluizione dell'idropittura secondo le indicazioni sulla confezione.
Scegliere l'attrezzo con il quale si vuole procedere, tra plafone o rullo. Si possono usare anche entrambi, il pennello per gli angoli, per i punti della parete lungo il battiscopa o lungo i telai di porte e finestre e in ogni caso per tutte quelle parti difficilmente raggiungibili con il rullo. Munirsi di una scala o di una pertica (prolunga per rullo) per raggiungere i punti più in alto.
Iniziare sempre con la tinteggiatura del soffitto avendo cura di scendere di qualche centimetro con la stessa pittura lungo le pareti. Per ottenere un colore uniforme ed evitare di vedere i segni del rullo o del pennello, è bene dare sempre due mani di prodotto. Una volta asciutto, applicare il nastro di carta dello spessore desiderato lungo tutto il perimetro della stanza, seguendo l'andamento dell'angolo tra pareti e soffitto. Procedere con la stesura di due mani di idropittura sulle pareti, attendendo la completa asciugatura tra una ripresa e l'altra.

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